Mozione dell’Assemblea dei promotori
L’ASSEMBLEA DEI PROMOTORI del COMITATO PER LE LIBERTÀ DEI CITTADINI, NO AL PEGGIO riunita presso la sede sociale in Roma il 21 febbraio 2017
RILEVATO
che il successo al referendum del 4 dicembre 2016 – cui il nostro Comitato ha dato un rilevante contributo con efficaci interventi sui media e con assidua presenza sul territorio nazionale, favorendo un’elevata partecipazione al voto popolare come prova di attaccamento alla propria libera sovranità individuale – ha respinto un tentativo oligarchico di fautori di concezioni accentratrici, manifestatesi con la proposizione di una riforma costituzionale illiberale e scritta in modo farraginoso, sconfiggendo, altresì, il robusto appoggio, purtroppo, della maggior parte della stampa e della radiotelevisione e dei loro commentatori, seguaci acritici dell’azione del governo;
NELLA CONVINZIONE
che l’aver superato vittoriosamente tale importante battaglia non significa aver definitivamente vinto la guerra contro quelle concezioni politiche che trovano alimento in visioni assolutistiche e autoritarie della vita e nella certezza che i meccanismi di esercizio della libertà devono essere mantenuti funzionanti di continuo in adesione ai bisogni di partecipazione attiva alla convivenza dei cittadini;
CONSIDERATO
che resta attualmente aperta, con carattere di urgenza, la questione della legge elettorale dopo la decisione della Corte Costituzionale che ha sostanzialmente bocciato il cosiddetto ITALICUM e che si profilano ancora nuovi referendum su questioni strettamente connesse all’esercizio dei diritti individuali di libertà e all’osservanza di regole costituzionali;
RITENUTO
opportuno che, pur in piena autonomia e nel rispetto delle diverse sensibilità politiche dell’area laica e liberal-democratica,si continui a dare un contributo significativo al dibattito culturale, tecnico scientifico, istituzionale e politico in vista delle prossime occasioni referendarie ma non solo di esse, per evitare il ripetersi del rischio di proposte subdolamente autoritarie, del tipo il partito della nazione o la sovranità senza cittadini;
DECIDE
di modificare nei termini seguenti l’articolo 2, primo comma, secondo periodo dello Statuto “inserire dopo la parola “assumere” le nove parole ” a partire dai mesi successivi alla modifica anche in via stabile”; di mantenere vivo e attivo il collegamento con gli altri Comitati del No della scorsa campagna referendaria, proponendo nei prossimi referendum accordi volti a garantire un esito rispettoso della certezza del diritto, della libera iniziativa individuale e dell’uguaglianza giuridica; di contribuire con essi alla costruzione di un’Unione Europea che si ricolleghi allo spirito dei Padri Fondatori con l’ampliamento progressivo delle funzioni comuni, alla costruzione di un progetto di libertà imperniato sul cittadino e non sull’autorità di un’amministrazione comune tecnocratica, pletorica, costosa, sensibile a logiche meramente finanziarie e priva di un adeguato riferimento politico; di recuperare capacità progettuali sia interne alla Comunità sia nei rapporti verso altri Paesi del mondo,
AUSPICA
che le Camere legislative varino, nel solco del principio di sovranità civile disegnato dalla Costituzione, una nuova legge elettorale che, nel ritenere il Parlamento il fulcro del confronto pluralistico delle idee e dei programmi di governo, ristabilisca un equilibrio tra il principio di rappresentatività, cardine della democrazia partecipativa, e il criterio di rendere possibili il formarsi di coalizioni su progetti di governo ben definiti, dettagliati dove toccano diritti dei cittadini, circostanziati sui fatti concreti e non rimessi a propositi politici vaghi, teorici e nebulosi, allo scopo di mettere il cittadino in condizione di giudicare sperimentalmente i fatti.
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